La difficoltà di fare poesia — Circulus Arepo

Una panoramica Vorrei in questo articolo parlare non tanto del come fare poesia o del perché, – non credo si possa insegnare o prescrivere cose del genere – ma del modus operandi, del principio che dovrebbe spingere qualcuno a comporre in versi. Non entro nei particolari, non voglio esaminare casi, né proporre esempi, non a […]

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Le estasi dell’artista

Circulus Arepo

Il poeta

I più ingenui degli scrittori sono i poeti. Costantemente hanno la mente impegnata in altre realtà, con visioni fuggitive, che ostinatamente e assai assiduamente ricercano in questa. Come loro unica fonte di ispirazione poetica hanno il mondo e le interpretazioni che loro cercano di dargli. Accade, perciò, che nei momenti più curiosi e stravaganti, dopo giorni o mesi di ricerca (più o meno estenuante), serendipicamente, arriva ciò per cui un artista vive: l’ispirazione.

Tutto può aiutare a facilitarne e favorirne l’autogerminazione, afiinché quando arrivi lo si possa accogliere come un attimo di dolce, chiara e profonda epifania. Il poeta interrompe tutto quello che stava facendo, con lo sguardo fisso sul vuoto, rincorre le immagini e le visioni, i pensieri e le idee che gli scorrono per la mente, per poterle ammirare nella loro vera ed inimitabile perfezione. La bocca gli cade semiaperta, mentre con l’aspetto di uno spiritato…

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Perché un giornale degli Artisti

Il blog che avete sotto il vostro magico puntatore,  e che state leggendo in questo momento è nato da un’idea, buttata lì senza neanche troppe speranze, in un pomeriggio di tarda estate, nel 2012, passeggiando per il centro di Vicenza, che poi è stata raccolta, rivalutata attentamente e coltivata fiduciosamente, fino a diventare lentamente un progetto concreto e tangibile. In origine si immaginava (qual è il fantastico potere dell’immaginazione!) di creare una rivista stampata che raccogliesse i lavori, scritti, poesie, racconti o articoli, che giovani ed esordienti scrittori o artisti di tutte le arti ci avrebbero mandato. Non che il fatto di vedere i propri testi circolare in edizioni stampate e disponibili a tutti, non dia una certa segreta soddisfazione narcisistica, ma, ammesso questo, la circolazione di idee giudicate da noi moderne, interessanti e originali, deve essere un’occasione di crescita e di rinnovamento che portiamo a tutti: società e cittadini. L’iniziativa di creare edizioni stampate sfumò rapidamente, per un infinito elenco di cause facilmente comprensibili. Tuttavia eravamo veramente così decisi e fiduciosi dei risultati che avrebbe potuto portare, che decidemmo di affidarci al mezzo globale par excellence: la rete dei blog, con tutti i suoi pregi e tranelli. Consci del rischio che si corre nella piazza multimediale, cercheremo per quanto ci è concesso di proteggere la privacy e i diritti di chi voglia condividere le sue opere e perciò di dar voce a ognuno che vorrà proporsi, rigettando qualsiasi fanatismo e radicalismo osteggiante e provocatorio. La pubblicazione dei testi è sotto la totale discrezione e il gusto (a che cosa sia il ‘bello’ moderno, cercheremo di rispondere prossimamente) della redazione. L’intenzione che vorremmo perseguire con questo ambizioso progetto è quello di poter fare e diffondere in qualsiasi modo cultura. Cultura che non deve per forza essere quella aulica delle accademie o che la tradizione impone debba essere rispettata, ma quella che riesca a colpire, con la sua vicinanza, l’immaginazione di chi gli si approccia. Ancor di più quando questa viene osteggiata, classificata, banalizzata, incompresa, trattata quasi come bene di lusso, bisogno in secondo piano, e non un necessario diversivo alla vita quotidiana, un bel sogno da svegli. Un momento per raccogliersi in se stessi e con il mondo contemporaneamente, potenziarsi, imparare, elevare la propria anima a qualcosa di più alto della propria lotta alla sufficienza, giacché “non di solo pane vive l’uomo”… Tutti quanti necessitiamo quanto mai in questo momento, non di bellezza, l’eterno rifugio, ma di riflettere sul perché del suo valore e della sua potenza. Simili astrazioni vi diverranno familiari, ma la preghiera che innanzitutto vi rivolgiamo ora è questa: se credete di avere del talento, per il quale volete battervi alla sua strenua difesa, e dimostrarvi per quello che siete veramente, non esitate a mandarci quello per cui avete sacrificato tutto, quello che avete potuto dare spremendo con l’anima il vostro cuore. (Deto en parołe sciete: no staxì darne casade! Grasie!)

LA REDAZIONE
Arepo Pantagrifus
e
Berego Enedoro